Cos’è la mountain bike a pedalata assistita?
L’universo delle due ruote appassiona tantissime persone, ma non tutti possono contare sull’allenamento necessario per percorrere i sentieri che vorrebbero.
La soluzione? Da qualche anno, sono disponibili biciclette a pedalata assistita che permettono anche a chi è fuori condizione di affrontare le asperità dei sentieri di montagna.
Sebbene parecchi appassionati di ciclismo e mountain bike non siano del tutto d’accordo con questa novità, tante altre persone hanno avuto la possibilità di avvicinarsi a uno sport probante come pochi.
E nonostante le mtb a pedalata assistita privino il ciclismo di una delle sue caratteristiche fondamentali (lo spirito di sacrificio), mountain bike a pedalata assistita e biciclette da passeggio dotate di motore stanno letteralmente spopolando, convincendo tantissime persone a dedicarsi a una disciplina appassionante.
Mountain bike a pedalata assistita: cos’è e come è fatta?
Partendo dal presupposto che questa bicicletta si rivolge soprattutto ai cicloturisti, ovvero a coloro che prima dello sport desiderano godersi la natura e i panorami, va detto anche che non elimina del tutto lo sforzo fisico.
Se la domanda è “posso spostarmi senza pedalare”, la risposta è no! Pur essendo dotate di un motore elettrico, infatti, le mtb a pedalata assistita non sono state ideate per funzionare senza pedalata, ma soltanto per assisterla, limitando lo sforzo profuso.
Ma, allora, come funziona la pedalata assistita? Il fulcro del sistema è costituito da una serie di sensori in grado di rilevare il livello di assistenza necessario per portare a termine un determinato sforzo.
Chiaramente, anche l’utente può impostare autonomamente il livello di assistenza desiderato, lasciando al motore l’onere di spingere la bicicletta e limitandosi a una “pedalata simbolica”.
Questa soluzione è certamente la più comoda, ma è anche particolarmente dispendiosa in termini di consumo energetico. E ciò non fa che limitare l’autonomia del mezzo.
Pertanto, per non restare “a piedi”, varrà la pena impegnarsi almeno un po’.
MTB a pedalata assistita : quanta fatica si fa?
La centralina installata sul manubrio delle mtb a pedalata assistita consente di impostare il livello di assistenza più adatto alle proprie esigenze e, soprattutto, alla strada che si sta percorrendo.
In modalità risparmio, i propulsori che equipaggiano queste biciclette erogano una potenza pari al 50% di quella prodotta dalle gambe del ciclista. Impostando un livello di assistenza superiore, il propulsore interverrà con un contributo che può superare il 250% dell’energia erogata dal ciclista.
Come anticipato, è fondamentale imparare a gestire la batteria in dotazione, in modo da non limitarne drasticamente l’autonomia, soprattutto se l’obiettivo è raggiungere destinazioni mediamente lontane o percorrere tracciati impegnativi.
In base al modello, l’autonomia delle mountain bike a pedalata assistita è compresa tra 50 e 120 Km.
Meglio fare attenzione, poiché una volta esaurita la batteria, la mountain bike con pedalata assistita diventerà una normalissima bicicletta!